martedì 27 novembre 2012

Piazzaga In Quark


Gli Gnu si muovono in Gruppo, nei giorni liberi, si lavano, profumano, pettinano e scendono a valle.  Gli Gnu si vedono da lontano, si muovono un po’ goffamente tra le varie luci della città, poco abituati alla gente e al rumore.

I loro mezzi di trasporto, sono un po’ ammaccati, vuoi dalla strada sterrata, vuoi dal grado alcolico di alcuni o la sbadataggine di altri.
Gli Gnu a volte si siedono lontani, fingendo di avere una propria vita, non correlata agli altri, usando dei quaderni o telefoni luminosi, scrivono, parlano, scherzano con persone lontane, forse esistenti solo nella loro testa, s’illudono di far parte della civiltà, ma non lo sono, ormai non lo sono più.
 

Il tedio a volte s’impossessa di loro, quindi gli Gnu, riempiono le ore tra la colazione e la cena, con giochi si società, quali carte
o scacchi, uno Gnu in particolare si accanisce con il gioco degli scacchi...quasi perdendo l’uso della ragione, ormai si aggira per il paese muovendosi solo in Diagonale credendosi un Alfiere.
Gli Gnu a volte si sentono intrappolati , bloccati da situazioni atmosferiche o dall’assenza di mezzi di trasporto, a volte vorrebbero emigrare, ma gli Gnu rimandano sempre a domani, e il sole nel frattempo arriva, il sentiero viene ripulito dalle foglie e qualcuno da loro un passaggio.

domenica 3 giugno 2012

Il Crotto delle Spezie

C’era una volta un piccolo villaggio silenzioso sui colli comaschi, gli abitanti credevano nella tranquillità. Conoscevi il tuo posto nello schema delle cose.
Finché un giorno, un soffio irrequieto vento dell’est portò le spezie, e la vita e i colori cambiarono.
 Ora le mie giornate al Crotto iniziano con una spremuta di barbabietola, arancia e cardamomo, che bel colore! Aggiungo anche un po’ di propoli e germe di grano, accompagnato da un caffè profumato alla cannella bruna e calda con del miele di castagno, poi, è il momento di un Roiboos al dolce e forte sapore di vaniglia, gocce di Echinacea e miglio per il cambio di stagione, the rosso prima di pranzo,
tisana al finocchio dopo, se mangio i pizzoccheri, opercoli di carciofo e se mi gocciola il naso, mangio limone e spicchi d’aglio.
Quando ho bisogno di energia, bevo un infuso di Damiana, nel tardo pomeriggio una tisana alla malva, e verso sera, un mix d’infusi d’erbe tra le quali non possono mancare il fior di Tilia e biancospino.
Nei cibi metto qualche spruzzata di curcuma dal bel colore giallo, calda e avvolgente, è la spezia della fortuna, semi di coriandolo, rotondo come la terra, maggiorana e dragoncello con l’aggiunta di noce moscata per ricordare il profumo di casa.
 Gli allegri semi di papavero vanno usati con cura, quelli si sesamo e zucca non mancano nella dispensa, e arricchiscono le insalate.
Un po’ di zenzero, selvatico e piccante, brucia mentre scende giù in gola, ma da la giusta energia.
Il cioccolato ha il profumo avvolgente, mischiato al peperoncino o con la dolce frutta succosa, sprigiona in bocca un morbido sapore.
E mentre il vento continua a soffiare, l’assenzio macerato riposa in cantina, tra la deliziosa Liquirizia e l’energico caffè.

martedì 24 aprile 2012

Aprile dolce dormire

Piove, guarda come piove, guarda come viene giù..
Aprile dolce dormire, neve Aprilina,  dura solo una mattina…sì perché c’e neve e c’e acqua, tanta acqua.
Studio aperto usa la parola “ciclone”, però si sa come siano catastrofici i telegiornali, diffondi la paura e avrai un popolo ai tuoi piedi, beh a noi un po’d'acqua non fa male, riempie i pozzi, scorta per l’estate.
Che cosa faremmo senza l’acqua, io di sicuro impazzirei, la mia media di litri sono tre al giorno, più aggiungo varie tisane e te, e sì perché idratare, è importante.
Grandi guerre si sono svolte a causa dell’acqua e altre ce ne saranno, perché l’acqua è un bene prezioso, che non va privatizzato e il deserto intanto avanza, beh qui a Piazzaga il deserto tarderà ancora ad arrivare,  ma con il vario innalzamento delle acque, Piazzaga potrebbe diventare la nuova Torno, il Crotto con spiaggia e ombrelloni. Già  m’immagino alzarmi alla mattina e fare un paio di bracciate a dorso, mentre l’Ale si tuffa dalla terrazza…Forse però ci vorranno anni…anzi… speriamo!

Ascoltavo la pioggia...  domandare al silenzio  quanti nastri di strade   annodavano il  cuore....E la pioggia piangeva...asciugandosi al vento sopra tetti spioventi   di desolati paesi. (A. Merini)

venerdì 6 aprile 2012

Itaca come Piazzaga

È stata dura ma alla fine ce l’abbiamo fatta.
Siamo riusciti a fuggire e a raggiungere Piazzaga indenni.
 Come Ulisse abbiamo dovuto affrontare mille prove.

Alessandro è stato rinchiuso nella Mina Gerais, in compagnia di Polifemo, dopo mille peripezie è riuscito a sfuggire, facendolo ubriacare di Caipirinha e lasciando in cambio della propria vita il suo Ipod.


Katia, in cerca di un santone sulla pericolosa Isla Mujeres, ha incontrato invece la maga Circe, che non la ha tramutata in maiale, ma la trasformata da vegetariana a onnivora, ora addenta qualsiasi cosa le si lanci, dalla pasta cruda al brasato.


Io sono stata in balia dalle correnti scatenate dall’Oltra dei Venti, sono stata spinta da Venice Beach a Playa del Este, sopravvivendo alla puntura di un Mostro Marino, la Pinche Manta Raja.
Come nell’Ulisse di Joyce i viaggi ci fanno costruire un’identità, arricchendoci delle diversità con cui entriamo in contatto o come dice Guccini siamo dei montanari spinti dall’ avventura a cercare qualcosa fino all’estremo spazio conosciuto, o semplicemente come la sonda Ulysses osserviamo il sole, con la speranza che splenda sempre nei week end, con un occhio a 3Bmeteo e uno alla finestra.

Home, is where I want to be, But I guess I'm already there
I come home, she lifted up her wings
Guess that this must be the place...(Talking heads )

giovedì 5 aprile 2012

Crotto in the Sky with Diamonds

26 novembre 2011


È l’ultima settimana qui al Crotto, poi chiudiamo baracca e burattini tra baci e abbracci con un arrivederci a tutti in primavera. Volevamo organizzare per la chiusura invernale una festa della birra , ma come sempre di idee ne abbiamo tante ma di fatti ne facciamo meno, ed a volte è un bene. Come l’idea di costruire un astronave sul tetto…

Come prima stagione non ci possiamo lamentare, la gente è passata, è rimasta contenta ed è addirittura ritornata, e questo ci fa piacere, nel nostro piccolo abbiamo fatto in parte ciò che ci eravamo prefissi di fare, usare i prodotti dell’orto curato e cullato per Katia, fermarsi con i clienti sorseggiando vino sulla terrazza dopo le ore spese in cucina, per l’Alessandro, e sperimentare nuove ricette, per me.

Volevamo diventare famosi, con un programma su Sky, “L’angolo di Katia”, per gli amanti del giardinaggio, “Impasta la pasta” rubrica gestita dello Chef Ale, “Parole e Farina q.b.” programma culinario con ospiti di fama mondiale... l’autrice sono io... ma l’essere famosi fino a Legnano ci basta... per ora.

Volevamo vivere in un bel posto… e ci siamo riusciti, ma il vivere in un posto tranquillo, lontano dalla gente cattiva, beh su quello proprio non ci siamo. Mi sa che dovremo cambiar lato del lago...o cambiar lago…o regione…o..stato…o continete...missà che un posto dove star tranquilli non c’e…magari su Sky.


Veronica

Piovono castagne

7 novembre 2011

L’Ottobre a Piazzaga è rosso, non per qualche rivoluzionario indignato, ma per il fogliame della vite canadese. Ottobre è il mese per eccellenza , altro che le impressioni di settembre o luglio col bene che ti voglio, ma come cantava Guccini “Non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza, nei tini grassi come pance piene, prepari mosto e ebbrezza”

Come padre indovino suggerisce, trapiantate porri scalogni e finocchi e cominciate a riporre in un ambiente protetto le piante da vaso.

Mese di castagne, castagnacci e affini, una strana malattia proveniente dalla Cina ha fatto ammalare le piante, dato che a Piazzaga la castagnata è un evento imperdibile, siamo andati in capo al mondo (Albate) per cercare un Fitopatologo che li guarisse, ma senza risultati.

Al Crotto con grande successo è stata organizzato il menù di Castagne, ma senza il castagnaccio. In bresciano il dolce si chiama Patùna e per indicare che una persona è cattiva si dice “ Ta het catìa come la patùna “ Ho scoperto di avere una repulsione subconscia bresciana che mi impedisce cucinarlo.

Ma Ottobre, la bellezza la raggiunge, perché è il mese del compleanno mio e della Katia, è già, i 28 anni si compiono una volta sola…o ripetutamente.

Veronica

Canto Tredicesimo


In una giornata di sole, mi son imbattuta in una Bianconiglio parlante, incuriosita, l’ ho inseguito fino ad introdurmi nel incavo del castagno vicino al Crotto, ma lentamente ho iniziato a cadere in uno strano tunnel. In fondo ho trovato una stanza piena di porte, ma tutte chiuse e tutte minuscole, guardando dalla serratura si poteva intravedere un giardino bellissimo, sotto al Crotto vi è una Piazzaga parallela, un onirico mondo sotterraneo fatto di paradossi, di assurdità e di nonsensi….come nel paese delle meraviglie, tra regine di cuori cattive offuscate dall’invidia. L’invidia come di dice è una brutta bestia, si vorrebbe possedere ciò che gli altri possiedono, l’erba del vicino è sempre più verde e i castagni che bruciano meglio, non sono mai nel proprio camino. 

Lungo un sentiero, tra orchidee parlanti, sono stata invitata a bere un te, anzi meglio dire un camparino, dal cappellaio matto che il cappello non ce l’ha e per 
il matto ha solo il nome. Chi è poi veramente pazzo? La Alda Merini era considerata pazza perché viveva l’amore e il presente a 60 anni ,sottolineando che, il passato e il futuro, sono solo effimere illusioni. Cosa è normale? Sono quelli che fanno svolazzare un nastro di danza ritmica pur non avendo nessun nastro? Sono quelli che usano un gatto usandolo come se fosse una chitarra? Sono quelli che prima di insultano e poi vorrebbero fare l’albero di natale insieme a te? …o sono quelli che si credono Alice?

L’invidia e la pazzia ti possono far fare grandi cose, le guerre, che solitamente vengono attribuite alla pazzia degli uomini, sono in realtà solo frutto dell’invidia. Ma l’invidia si sa è donna, quindi, i grandi dittatori della storia, erano solo sessualmente confusi, una mente di donna rinchiusa in un corpo da uomo.

Senza andare troppo indietro con gli anni e rimanendo nel presente, alcuni hanno solo bisogno di conferme. Stasera quando andrete a casa, donne, dite ai vostri uomini quanto sono forti e virili e vi sentite protette tra le loro braccia e voi uomini dite alle vostre donne quanto è bello addormentarsi sul loro petto, perché il cuore sotto batte ancora e se chiudete gli occhi sentirete solo quello e vedrete che non si arrabbieranno più se il vostro alito sa di vino e se dite che i pizzoccheri del crotto erano migliori, però andateci piano, perché non solo l’invidia è donna…anche la vendetta!

Veronica


Tronchetto della felicità




Tranquilli la vena idealista mi sta lentamente passando e sta lasciando il posto al pragmatismo. Per definizione ciò che è ideale non è reale, e ciò che è reale non è ideale. Ciò che è reale sono le necessità primarie, che vanno affrontate nel momento in qui si presenta il problema.


Secondo l’evoluzionistica, ogni specie vivente sviluppa delle facoltà che le sono più utili all'adattamento dell’ambiente in cui vive, quanto più un ambiente è mutevole, tanto più favorirà quelle specie in grado di risolvere i problemi nuovi e dato che noi abbiamo sostituito i santini con le figurine di Darwin ci sentiamo come degli animali alle prese con la sopravivenza della specie.

L’acqua, bene prezioso, c’e, è la fonte del Canà e con tutte ste piogge, la fonte sembra interminabile. La dispensa è piena e in caso di magra si ritorna agli ingredienti base, economici e che saziano, patate e cipolle e come sempre si dice, un piatto di pasta non lo si nega mai a nessuno, non per cena però , solo a pranzo perché sti carboidrati si accumulano e ti rimangono per anni.

Vi domanderete quale difficoltà si sta per abbattere su di noi, il freddo pungete che passa dalle fessure, vi dico io, mi risponderete che tanto basta coprirsi, io aggiungerei che, anche una casa calda può essere utile e qui ora scatta il piano per la sopravivenza … il freddo mantiene giovani, ma le labbra blu non mi donano.

Quindi eccoci alle prese con alberi da abbattere, i vicini di casa si sono insospettiti nel mio gironzolare con la carriola in mano e hanno deciso di marchiare i legni con i vari stemmi familiari, il vecchio saggio, ci lascia ripulire il suo bosco, sport tra l’altro in voga durante questo periodo dell’anno…per lo meno, noi bussiamo prima di entrare. Katia, come i Ragni di Lecco, si arrampica e svolazza da una cima di rubini all ‘altra per raccogliere i legnetti che servono per accendere il fuoco, io ho chiamato in aiuto Gerardo un amico argentino che con il suo fascino da Gaucho rilascia feromoni e attira le femmine di ogni razza e specie, mammiferi e non e seducendole, promette amore eterno in cambio di ceppi da ardere. Ale con camicia a quadrettini e ascia in mano, si aggira stile Jack Torrance in Shining tra i boschi … se iniziate a vedere la scritta ERTOM sugli alberi allontanatevi correndo …. oppure offrite in dono un tronchetto!

Veronica

Sogno di una notte di mezz'estate




5 settembre 2011
Se per Shakespeare l’evento che ha fatto accorrere diversi personaggi nel mezzo del bosco è stato il matrimonio tra Teseo e Ippolita, per Piazzaga è stata il ferragosto e il bruciare la vecchia. Molti personaggi si sono susseguiti, accorsi da ogni dove (Como e Milano) per l’evento.

Anche qui Puck si aggirava per i boschi, non saltellando ma trasportando gente. Quasi sicuramente ci son stati amori nascosti e confusi dalla viola del pensiero e lo si può notare dalla sottile nostalgia negli occhi di chi è rimasto e scruta l’orizzonte dal terrazzo del Crotto. La notte si sa unisce gli animi e il fuoco del falò ha dato a molti l’idea o il desiderio di esser in un altro luogo o in un altro tempo. Vecchi amici soliti riunirsi a Piazzaga, si ritrovano ogni anno e con un lieve accenno malinconico, ricordano come si era e non si è più. 

Noi non rientriamo nei vecchi ricordi e siamo estranei a tutte le varie guerre socio politiche che ormai si trascinano da anni forse per dei vecchi rancori che riguardano persone di cui rimane solo un nome o un tetto. Come Bottom anche qui c’e chi ha la testa d’asino, anche se è visibile solo a chi guarda e non a chi la porta e va inscenando spettacoli teatrali lungo le vie di Piazzaga pensando di esserne forse il proprietario.

C’e anche chi come Oberon vuole rimettere le cose a posto e mosso da un invidia celata passa di casa in casa distribuendo pozioni miracolose fatte con essenza di gladioli.


La vecchia matrona osserva tutti dall’alto e sentendosi come un discepolo di un dio pagano adora un lingam fatto con legno di castagno. La mite donnina dal pugno di ferro mostra i denti e difende a spada tratta il suo territorio, ma aimè le miti donnine non sono mai prese in considerazione e in suo aiuto arrivano dei paggi carichi di frutta da donare in segno di pace.Al mattino Puck fa scendere una nebbia fatata sul bosco per addormentare i personaggi accorsi al falò che si risvegliano poi nel pomeriggio pensando di aver fatto solo un bel sogno e la rosa del pensiero, che segretamente è stata messa nella torta di mele , li farà rendere più buoni perché più amati.


Veronica

Raccolta firme


7 agosto 2011
Ho una lista di cose per le quali vorrei iniziare una raccolta firme.
In primis allargare la strada, farla diventare un senso unico e fornirla di parapetti! Ho guidato in sali e scendi per la prima volta, si lo so che è da 3 mesi che sono qui e che avrei dovuto farlo prima, ma meglio tardi che mai. Se voi pensate che la strada è larga abbastanza per farci passare una macchina, beh, avete mai notato una punto nera parcheggiata a Torno? Prima era una multipla! Se voi pensate che se mi incontrate mi fareste passare…avete mai sentito odore di bruciato e avete pensato a qualche piromane? No, sono le partenze in salita! E se pensate che i parapetti sono un po’ drastici, beh non avete mai notato una Suzuki Samurai giù nella scarpata? Meno male!

La seconda cosa , una bella piscina, al posto del campo di Bocce, lo so che è stato benedetto e che il sindaco di allora in persona è venuto ad ufficializzare il campo…ma volete mettere splash splash contro il toc toc! Senza l’obbligo di cuffia, no bambini al di sotto dei 17 anni, se sei ragazza giovane e dal fisico perfetto, non entri e te ne stai ben alla larga, la doccia prima di entrare non è gelida, libertà di qualsiasi genere di costume…hai ancora il costume a rombi blu, bianchi e rossi che tuo papà comprato nel 1977 alla Upim? Tranquillo, qui lo puoi indossare! E per questo la gente non dirà che sei gay! Non trovi più i costumi comprati in offerta in Malaysia e quindi usi mutande e reggiseno, fingendo che la gente non se ne accorga? Bene qui lo puoi fare... quando sono stata alle piscine di Villaguardia l’Alessandro me l’ha impedito!
La terza invece la sta raccogliendo Katia, vuole costringermi a tagliare i capelli… beh voi siete fortunati che me li vedete sempre raccolti, lei mi vede al mattino o peggio ancora appena lavati…vi ricordate di Joy Tempest e The Final Countdown? Si, ho capito, sottoscriverete anche voi!


Veronica

Baci e Abbracci

28 luglio 2011

Le strette di mano che mi piacciono di più sono quelle a due mani, strano, pur piacendomi io non le faccio mai....
 Di gente che passa al Crotto ce n'é, e per ricordarmi delle persone, solitamente le associo a dei gesti o a dei suoni, alcuni li associo a delle strette di mano. Le strette di mano che mi piacciono di più sono quelle a due mani, strano, pur piacendomi io non le faccio mai. L’abbraccio è un saluto che ho imparato ad apprezzare.
Peccato che in Italia non sia un bel saluto tipico come i tre baci, in Argentina invece, tutti si salutano con stretta di mano e un bacio, anche quando ti presenti, capitava di incontrare magari alcuni amici con una bella compagnia di 10 persone…10 strette di mano e bacio sulla guancia e 10 volte” Beronica mucho gusto”…e per l’arrivederci... idem, senza Veronica, solo “con gusto”!
Una volta a Londra ho partecipato al Free Hugs, si stava in mezzo alla piazza con dei cartelli con scritto abbracci gratis e si andava incontro ai passanti, io ero molto titubante a questo e sapevo che, se qualcuno mi avesse rifiutato un abbraccio mi sarei messa a piangere, invece no, tutti accettavano l’abbraccio, in Australia ho partecipato anche a sorrisi gratis, ma quello mi esce naturale. 

Pensate di essere in una giornata dove siete arrabbiati con il mondo o tristi e pensate che un persona vi abbracciasse, con un abbraccio che parte leggero e poi quasi vi da la sensazione che ti sollevi , con le mani che ti avvolgono le scapole e che ti danno quella leggere pressione che sembra dire, non ti preoccupare… va bene cosi..ci sono qua io….shhh …non vi sentite gia’ meglio?

Bello se tutta la gente entrasse al Crotto e mi abbraciasse…beh magari proprio tutta tutta no!

Veronica

Orario continuato

21 luglio 2011
Andiamo in montagna vedrai com’ è bello, basta orario dalle 8 alle 5!… già mi vedevo seduta sull’amaca ad imparare a suonare la chitarra, con Alessandro che intagliava il legno aspettando che la crostata uscisse dal forno e la Katia intenta fare il centrotavola con i prodotti del suo orto… effettivamente Katia è l’unica che sta facendo ciò che voleva fare e, secondo me, continua a spostare il posto ai vari ortaggi per poter rimanere nell’ orto il più tempo possibile…perché finora, di tutti i semi che ha comprato, tra cui papaveri e taggeti i centro tavola li fa solo con le ortensie…che sono selvatiche!

Si si..lo sapevo io che in Svizzera vendeva solo rose ai ristoranti!  Invece no, le nostre giornate sono impegnate nella cattura dei turisti. Alessandro si aggira per Torno nella speranza che qualcuno lo scambi per George Clooney, si lo sappiamo che hanno in comune solo il capello sale e pepe…vallo a spiegare all’Ale! La Katia , e qui si spiega la sua perdita di peso, esce all’alba e al tramonto travestita da capriolo correndo tra i boschi, si mette in posa per i turisti, gli Inglesi ne vanno matti, e cerca di sfuggire ai cacciatori perché, se in teoria la caccia non è ancora aperta, in pratica non si sa mai!

Io sto cercando di addestrare le lucertole, ho costruito uno ruota e ho anche confezionato degli abitini stile Chulita Boliviana, perché si sa, a volte, vengono apprezzate di più le cose che vengono dall’estero e non le autoctone, per fortuna ci sono i cinesi che con la loro bassa qualità, ci stanno facendo riscoprire i nostri prodotti.
Lo spettacolo delle lucertole verrà messo in scena a settembre, in vendita presso il Crotto i biglietti in prevendita e tra le prove per lo spettacolo e riattaccare la coda agli attori, non mi rimane molto tempo per la vita di società, ma, il vestito rosso è già stirato, mi manca una cintura alta color cuoio chiaro e se qualcuno la volesse casualmente dimenticare sopra un tavolo io ne gradirei il gesto, magari accompagnata anche da un invito a cena. 
La sera della domenica siamo un po’ cotti e pensiamo a come ce la immaginavamo sta vita da crotto , ma finchè tutto finisce con un sorriso e un bicchiere di vino vuol dire che la chitarra intagliata può anche aspettare.

Veronica

La Piazzaghite

9 luglio 2011
Il paese è piccolo e la gente mormora, si sa. Io vengo da un paesello della bassa bresciana, dove i 90% della popolazione si conoscono perché è parente o amico di un parente, dove quando vai a fare la spesa ti chiedono di chi sei figlio e non ti mollano finché non capiscono che grado di parentela puoi avere con loro o con il vicino di casa. Insomma tutti si conosco e tutti sanno chi sei. Qui è tutto amplificato al 150%, perché si è in pochi e si ha molto più tempo a disposizione. Non c’è la piazza dove riunirsi a spettegolare sui passanti, ma ci sono i porticati, il paesello è diviso in fazioni, la zona detta della Piazzaga bene e la zona un po’ più sgarrupata, ma tutte le case, in special modo orti e giardini, son tenuti con cura. Durante la settimana siamo in una decina, il fine settimana si popola un po’ di più, e la sera si possono sentire voci e rumori provenienti dalle case. 

Noi siamo quelli del Crotto, nella bacheca viene redatto un riassunto, con elencati i nostri pregi e difetti, curriculum vitae con foto formato documento, cosa mangiamo, a che ora ci alziamo, se abbiamo rastrellato le foglie o fatto la divisione della plastica e vengono pubblicati i vari permessi protocollati in triplice copia per eventuali assenze da Piazzaga, che devono essere sempre giustificate con certificato medico. Viene redatto un elenco degli abiti che devo indossare durante la settimana che devono essere scelti da una giunta rigorosa e ferrea, le quantità di verde rame è stata decisa da degli esperti in materia e deve essere controllata a vista e il ragù deve essere monitorato da un ristretto numero di eletti. Questa è la Piazzaghite, per questo motivo è meglio prendere Piazzaga a piccole dosi, non superare le 56 ore consecutive, basta arrivare fino alla porta travaina, che già gli effetti iniziano a diminuire, per ripulirsi la mente invece bisogna allontanarsi di almeno 60 km, perché il raggio di azione è molto ampio.

Ogni riferimento a cose , fatti o persone è puramente casuale e frutto della mia immaginazione…o della Piazzaghite!

Veronica

Come in un film

4 luglio 2011
Qualcuno, deve aver accidentalmente svegliato Imhotep, e ci ha scagliato contro una delle piaghe d’Egitto. (La Mummia)

Il Crotto è circondato da cavallette, che cercano di distruggere tutto, prima hanno iniziato a boicottare il Crotto nascondendo gli accendini, poi hanno iniziato a mischiare le comande in cucina per farci litigare. Di giorno si può vedere Katia che, non volendo uccidere nessun essere vivente, chiede gentilmente a ognuna di lasciare Piazzaga chiamandole anche per nome (Ghandi). Di notte ci sono le lucciole che sono dalla nostra parte (Sin City) e combattono per difenderci da questa piaga.
Se per l’Egitto la causa è stata l'ira di Dio con il Faraone, la nostra qual è stata? Forse il mio alter ego Dude con il suo atteggiamento un po’ troppo …Duuudeee? (Big Lebowski) o forse perché ogni tanto l’Ale esce in sala posseduto da "Joliet" Jake Blues e grida: “sono in missione per conto di Dio!” (The Blues Brother) o magari è perché mettiamo Eddi Vedder ad alto volume (Into the wild) e alle cavallette hanno altri gusti musicali? Domani gli metterò Manà con Mariposa così si placano un po’ e ste benedette cavallette magari se ne vanno saltellando fino a Montepiatto. 

Ma state attente cavallette perché, Katia è posseduta da Travis Bickle (Taxi Driver) e se un giorno passando da casa la vedete che parla allo specchio dicendo “You talkin' to me?” Iniziate a saltare!

Veronica

primo mistero




7 giugno 2011
A Piazzaga c’e un mistero che ci assilla, pare che ci sia un qualcosa di misterioso nell’aria o nell’acqua non che ringiovanisca ma che blocchi l’età.

Ottantenni che sembrano settantenni, sessantenni che sembrano cinquantenni, ovviamente delle eccezioni ci sono e c’è chi la propria età la dimostra, ma la maggior parte no. Che sia l’acqua di quest’acquedotto? Per ora, a me, fa far solo tanta pipi, anche di notte, non nel letto, naturalmente, fortuna vuole che mi sappia ancora svegliare per tempo.

Che sia la pipì di capriolo che da quella sostanza in più al rosmarino? Potrebbe essere, come quel caffè reso speciale perché mangiato dalle scimmie, fatto amalgamare con i succhi gastrici, fatto espellere, tostato, tritato e degustato, detto cosi non sembra buonissimo ma girano voci che sia il miglior caffè del mondo..altro che caffè Inteligensia (a Chicago dicono che abbia vinto il premio miglior caffè 2010, pensano sia il loro ma è del Nicaragua) o il Jaimaicano Blue Mountain a me piace quello colombiano che ti servivano negli ostelli gratis!

Chissà che non venga qualche studioso dall’‘università del Massachusetts, a studiare questo fenomeno, o che il famoso quotidiano On line, Qui Como, venga a intervistare i nostri ottantenni, sarà meglio che inizi a imbottigliare l’acqua, potrebbe diventare una nuova Villa Guardia, già lo vedo Santuario di Piazzaga, dalle sorgenti che bloccano l’età, occhio a voi adolescenti con acne, potreste rimanere cosi a vita!

Veronica



Bagno di sangue

 30 maggio 2011
La cucina, dopo la prima domenica, sembrava un campo di battaglia, ad ogni angolo trovavi una padella che cercava di sfuggire al lavaggio. Una quarantina di persone è stato il punteggio finale e ne siamo usciti vincitori.

Ma si sa la guerra è lunga ed è presto per cantar vittoria.

All’inizio della battaglia abbiamo ricevuto aiuto dai rinforzi, Ivo con un balzo felino, ha scavalcato la prima fila delle truppe nemiche e si è messo dalla nostra parte, lavando bicchieri e facendo i caffè, macinando i chicchi con i denti. Katia si è comportata bene, dopo un primo momento dove si fingeva parte degli avversari, spinta da un coraggio nascosto, a preso in mano la situazione, distribuendo brasati e pizzoccheri, dalla sala al terrazzo, facendo anche delle ruote e spaccate, memore del suo passato da pseudo ginnasta.

In cucina venivano fatte saltare granate per accelerare la cottura dell’ acqua, ma si sa, il pizzocchero vuole il suo tempo, ma Ale con grande maestria riusciva a domarlo, io come Neo in Matrix volavo da un lato all’altro, mescolando la Polenta, lavando padelle per l’occorrenza (non ne abbiamo molte) e lanciando qualche brocca di vino in sala, complimenti anche al nemico che non si lasciava sfuggire nessun piatto lanciato, restituendolo anche completamente pulito, ed è ciò che noi vogliamo, clienti pronti a degustare piatti e a restituirceli già puliti…facendo la scarpetta o anche leccandoli.

Veronica

Scalinata misteriosa

19 maggio 2011
Qualcuno continua a sottolineare che non siamo in montagna, secondo me se vedi una città o un lago dall’alto invece sì e venendo io dalla bassa bresciana, 550 Mt è monte a tutti gli effetti, se poi mi si chiudono le orecchie quando salgo, posso tranquillamente mandare le cartoline con scritto ”saluti dai monti comaschi”.

Sopravvalutando le nostre forze fisiche e sentendoci fighe, io e Katia siamo andate a far spesone per il Crotto, dato che abbiamo solo un fuoristrada, abbiamo portato a spalla la spesa e prese dalla furia dello shopping da offerta speciale, le fighe da shopping sono state trasformate in muli da soma, con trucco colato, fiatone e ascella
super pezzata.

La salita è a scale e qui si vede benissimo che tutti noi discendiamo dalle civiltà antiche, i vecchi comaschi dei primi del novecento si collegano ai Maya del Messico e alle dinastie Khmer della Cambogia.
Cosa accomuna la Mulattiera che porta a Piazzaga con Palenque e Ankor Wat?
Le scale irregolari..son scale!
Metteteci un po’ più di tempo ma fateli alti uguali ‘sti scalini, non uno scalino a misura bambino dell’ asilo nido e uno a misura giocatore di basket!
Vuoi vedere che è vero e che i tre luoghi sono opera delle stesse persone?
Vuoi vedere che è vero e che sono qui tra noi?
Vuoi vedere che i nostri vicini hanno ragione e le luci che si vedono nel cielo, non provengono dalla città, ma dallo spazio?

Veronica

Ansia da prestazione




17 maggio 2011
Qui la sveglia da ansia da prestazione suona alle sette, ma per la paranoia, alle 6 siamo già in giro per la casa (chiamata da noi  il  dormitorio) pensando io alle modifiche da fare ai dolci, Katia in ansia per i gerani, che tra l’altro ha tentato di affogare di concime e con altre tecniche più volte. Secondo me non è vero che faceva la fiorista, io invece penso che andasse nei ristoranti di Lugano a vendere le rose come gli indiani, in effetti un po’ indiana dentro lei lo è: sposta i vermi quando zappa l’orto e quando le parli gli si forma una nuvoletta con i suoi pensieri e ciondola la testa…
 E poi c’è l ‘Ale il quale invece riflette se mettere o no i chiodi di garofano nel brasato.
Il brasato, appunto, è stato un argomento delle nostri notti insonni, la questione è se farlo brasatoso tipo maschio camionista  italiano, grezzo e rude che picchia per la sua donna e a volte gli molla anche un ceffone, oppure un po’ più giocatore di Rugby, bello e forte, dal collo taurino, che magari va anche in India e ascolta Tom Waits.
Io preferisco il secondo, non solo riguardo il brasato, ma si sa qui tra i Monti e i laghi la gente è maschia, quindi lo proporremo secondo le tradizione e se mentre lo si mangia esce un rutto fa tutto parte del pacchetto.

Piano piano questa ansia da prestazione sta calando, noi stiamo prendendo confidenza e presto saremo delle macchine da guerra pronte a sfamare le migliaia (speriamo) di gitaioli affaticati che capiteranno al crotto, per il momento abbiamo inaugurato con tanto di uragano post aperitivo, ma questo lo racconteremo poi.

Veronica

Benvenuti


10 maggio 2011
Se meno di due mesi fa chi mi attraversava la strada erano dei varani nelle isole Perehntian, vedi il blog veronica in viaggio http://veronicainviaggio.blogspot.it/ ora invece sono i caprioli e cinghiali; le noci di cocco hanno lasciato posto ai faggi e ai castagni, ma l’aria buona e gli uccellini mi stanno ancora accompagnando.

Cosa mi ha spinto ad inoltrarmi nel mezzo del nulla dove per raggiungere la baita dove vivo devo percorrere una mulattiera camminando a step (si insomma scalinata) 1 ora (voci che alcuni ci impiegano 25 minuti, ma secondo me imbrogliano) ?
L’amore per la natura?
La voglia di riscoprire il mio io più interiore?
Anche no, diciamo che una serie di incontri e circostanze mi hanno condotto a Piazzaga; gli incontri sono stati l’Ale e la Katia e le circostanze sono state le passioni in comune, la voglia di riscoprirci e riscoprire e coltivare le nostre passioni e cosa più importante lo stare bene, con me e con gli altri.
A Piazzaga abbiamo preso in gestione un Crotto, cioè una trattoria montana, tipica della zona del lago di Como, Piazzaga ridente (come si capisce che una località è ridente? Perchè sorridi quando la vedi o è la gente che ti deride se dici che vieni da li?) località con vista lago di Como…e qui quella che sorride guardando il paesaggio sono io!
Per ora siamo un pò nel mondo della burocrazia e dei vari corsi obbligatori per inizio attività, il mio corso è quello del pronto soccorso, non si sa mai , potrei inserire nei miei vari curriculum anche la pagina infermiera 

Veronica