Il primo credo sia stato Ulisse, quanti ragazzini nel sentire la storia del Ciclope e Nessuno si sono esaltati!
Lui partito per la guerra, s'è fatto abbindolare dalla bellezza delle fanciulle turche, e si è dovuto inventare un racconto epico per coprire vent'anni di adulterio all'ignara Penelope. Per Marco Polo Ulisse era un mito, tutte le sere si addormentava leggendo l'Iliade, e un giorno, ha deciso di mollare tutto e farsi un bel viaggetto e come il suo beniamino se ne è stato in giro per quasi vent'anni.
Altri avventurieri si sono susseguiti, tutti partivano per un motivo e rimanevano in viaggio per un altro, qualcuno ritornava e qualcuno no.
Negli anni' 50 "On the road" ha influenzato la generazione beat, e negli anni' 70 c'è stato un ritorno al vintage e, per imitare Marco Polo e Vasco da Gama, da Amsterdam orde di capelloni, non percorrevano la via della seta , ma la via dell'oppio, Olanda-Pakistan in bus e poi tutti a Goa a fare il bagno.
Gli avventurieri dei nostri giorni non viaggiano con caravelle o elefanti, ma in low cost e rail pass, leggono Into the Wild e fanno lavori in cambio di vitto e alloggio. Alcuni di loro approdano a Piazzaga, non devono combattere contro Ciclopi ma contro ragni e cavallette, alcuni si fermano per alcuni giorni e altri per alcune settimane.
Quest'anno si sono fermati da noi Anna la nerd di NY, la sorridente Erin da Denver, il ciabattaro argentino Leo e Matt il ballerino londinese.
Altri ancora ne verranno e noi saremo qui, ad insegnarli a dire cucchiaio e la differenza tra spaghetto e tagliatella, in cambio loro ci lasceranno canzoni e ricordi e sicuramente dei vestiti rotti.
L'Alaska che Supertramp cercava è anche a Piazzaga, con la differenza che se rimani bloccato dalla neve puoi chiamare Raniero e farti venire a prendere e, prima di mangiare una bacca, puoi chiedere al vicino fitopatologo se è edibile.