domenica 3 giugno 2012

Il Crotto delle Spezie

C’era una volta un piccolo villaggio silenzioso sui colli comaschi, gli abitanti credevano nella tranquillità. Conoscevi il tuo posto nello schema delle cose.
Finché un giorno, un soffio irrequieto vento dell’est portò le spezie, e la vita e i colori cambiarono.
 Ora le mie giornate al Crotto iniziano con una spremuta di barbabietola, arancia e cardamomo, che bel colore! Aggiungo anche un po’ di propoli e germe di grano, accompagnato da un caffè profumato alla cannella bruna e calda con del miele di castagno, poi, è il momento di un Roiboos al dolce e forte sapore di vaniglia, gocce di Echinacea e miglio per il cambio di stagione, the rosso prima di pranzo,
tisana al finocchio dopo, se mangio i pizzoccheri, opercoli di carciofo e se mi gocciola il naso, mangio limone e spicchi d’aglio.
Quando ho bisogno di energia, bevo un infuso di Damiana, nel tardo pomeriggio una tisana alla malva, e verso sera, un mix d’infusi d’erbe tra le quali non possono mancare il fior di Tilia e biancospino.
Nei cibi metto qualche spruzzata di curcuma dal bel colore giallo, calda e avvolgente, è la spezia della fortuna, semi di coriandolo, rotondo come la terra, maggiorana e dragoncello con l’aggiunta di noce moscata per ricordare il profumo di casa.
 Gli allegri semi di papavero vanno usati con cura, quelli si sesamo e zucca non mancano nella dispensa, e arricchiscono le insalate.
Un po’ di zenzero, selvatico e piccante, brucia mentre scende giù in gola, ma da la giusta energia.
Il cioccolato ha il profumo avvolgente, mischiato al peperoncino o con la dolce frutta succosa, sprigiona in bocca un morbido sapore.
E mentre il vento continua a soffiare, l’assenzio macerato riposa in cantina, tra la deliziosa Liquirizia e l’energico caffè.